E, prima delle ferie, tutti da Foody


Ancora una settimana di lavoro e finalmente potrò godermi un po’ di mare con la mia famiglia. Sono in arrivo le meritate ferie, dopo un anno veramente intenso.

Piombino e il suo promontorio mi aspettano ma, prima, devo organizzare il classico pranzo con i miei colleghi per augurarci una buona estate e scambiarci itinerari di viaggio e pareri sulle mete più trendy scelte per quest’estate.

Io sono la solita nostalgica e, per quanto mi riprometta ogni anno di cambiare meta, torno sempre a rifugiarmi nella casetta di famiglia, vista mare, a Baratti.

Come ogni anno, dunque, tocca a me cercare il posto più sorprendente per il nostro pranzo. Ho poco tempo perché questa è già l’ultima settimana di luglio.

Amante della tradizione e da sempre legata alle mie origini ed alla mia regione, mi sono messa alla ricerca di un posto carino dove poter salutare i colleghi e mangiare qualcosa di tipicamente toscano.

Foody Farm: il cibo giusto dai posti giusti. Come “biglietto da visita” mi sembra già perfetto; sul sito scopro anche che il locale ha un menu diviso per sezioni: pascolo, stalla e dintorni, aia, orto, granaio e, per concludere, una ricca carta di formaggi.

I piatti della tradizione toscana sono rivisitati in forma innovativa. Il segreto deve essere quello di offrire prodotti provenienti da alcune fattorie che si distinguono per le loro eccellenze. La curiosità cresce ancora, mentre continuo a leggere notizie di questa “fattoria” nel cuore di Firenze che non solo offre ricercatezza e qualità nella preparazione dei piatti, ma che li presenta anche in modo originale e unico.

La mia amica Marta, a cui pensavo di svelare questa scoperta, mi ha battuta sul tempo, raccontandomi di esserci stata proprio la scorsa settimana e di essere rimasta piacevolmente colpita quando ha ordinato una Porca Focaccia! (una schiacciata con porchetta di Maiale Nero della Maremma, carciofini sott’olio e maionese al verde accompagnata da patatine fritte) che le è stata servita su una pala e non nel solito piatto!

E non solo: mi ha raccontato che c’è un vasetto di terracotta che sembra una piantina, ma che in realtà è ripieno di polenta e fegatini di Pollo della Valdichiana, ma anche un barattolo pieno di sottoli e sottaceti, monoporzione. Eh, sì, mi ha parlato anche dell’operazione “mani pulite”. Per non sporcarsi le dita si possono usare dei guanti che trovi sul tavolo. Sembra che le sorprese non finiscano mai: la tartare non solo è realizzata con rara carne di Pezzata Rossa dell’Abetone, ma è servita in un mortaio di marmo, così come una burrata fantastica, che non è pugliese, ma toscana! Mi ha anche parlato di cofanetti, come scrigni preziosi, pieni di salumi ricercatissimi per poterli gustare tutti. Stesso discorso per i formaggi: il Cheesecase è un altro scrigno con gli assaggi. Tra tutti voglio proprio gustarmi il Bria Cacio, con bagna alcolica e uvette profumate. Chissà che meraviglia. Per la segretaria del boss, sempre fissata con la dieta, insalata da comporre su misura, grande o piccola, arricchita da gustosi ingredienti. Ah, per Cinzia, che ha problemi col glutine e voleva a tutti i costi mangiare giapponese, sarà una bellissima sorpresa assaggiare i Lamprerolls che sembrano maki, ma sono fatti col lampredotto di Chianina e accompagnati da salse varie.

Puntando su gusto e divertimento, ormai non ho dubbi sull’unicità di Foody Farm, così ho già fissato un tavolo per il nostro pranzo e sono sicura che anche i miei colleghi  rimarranno stupiti da questa nuova scoperta a due passi da Santa Croce.