Caterina va da Foody

Fabio ha concluso anche quest’anno scolastico con il debito in storia, tra pochi giorni andremo in terza liceo e, fino ad ora, non ha trascorso una sola estate senza doversi mettere a ristudiare tutto il programma. Io, che oltre ad essere la sua compagna di banco, sono anche la sua migliore amica, ormai lo vivo come un appuntamento fisso e, dal 1 di settembre, passo i miei pomeriggi a sfogliare le pagine del libro facendogli domande difficili e chiedendogli vita, morte e miracoli dei personaggi che hanno fatto la storia. Oggi ripassiamo il Rinascimento. “Fabio hai studiato oggi? Perché ti farò delle domande davvero difficili” gli dico. “Certo Gaia, come sempre d’altronde, ma oggi sono particolarmente preparato, adoro il Rinascimento, chiedimi pure ciò che vuoi.”

“Bene, iniziamo allora con un personaggio abbastanza famoso anche nella nostra Firenze: Caterina de’ Medici; parlami della regina “nera” per eccellenza, conosciuta anche oltr’alpe.”

“Ma no Gaia, come fai! Ogni volta sempre la stessa storia con te, Caterina è l’unico personaggio che non ho ripassato…”

“Fabio, hai l’esame di recupero tra una sola settimana e non puoi di certo permetterti di non conoscere l’intero programma. Facciamo così, ti porto in un posto a cena, stasera, dove sono certa non potrai più dimenticare chi è Caterina de’ Medici.”

“Caterina de’ Medici a cena? Sono proprio curioso di sapere dove mi porterai.”

Vivo con mio padre in Santa Croce e a due passi da casa, precisamente in Corso dei Tintori al numero 10 rosso, c’è Foody Farm ed è proprio lì che porterò Fabio stasera. Prenoto un tavolo per le 19.30 e, tra dinastia de’ Medici e Rinascimento, eccoci già pronti per la cena. Sfogliamo il menu che è diviso per sezioni: Pascolo, Stalla e Dintorni, Aia, Orto, Granaio e Carta dei Formaggi. Vado subito nella sezione Orto e ordino una Carabaccia per me e una per Fabio.

“Eccoti svelato il legame con Caterina de’ Medici: la Carabaccia. Devi sapere che la tipica zuppa di cipolle toscane, presente nei ricettari fin dal Rinascimento, è stata fatta conoscere alla corte francese proprio dalla regina nera di cui poco conosci la storia, infatti, la nostra Carabaccia altro non è che l’antenata della parigina soupe d’oignons, un piatto popolare tipico dei tempi della rivoluzione francese.”

Fabio mi guarda stupito mentre ci servono la zuppa di cipolle, rigorosamente in un coccio di terracotta e, io non riesco a non sorridergli. Sono sicura che se c’è una domanda a cui saprà rispondere al suo esame di storia, la prossima settimana, sarà proprio su Caterina de’ Medici e chissà, magari, si giocherà anche la carta della tradizione culinaria per stupire la commissione.